Dopo le misure di SNO del 2001 e i risultato di Opera del 2010 nella comunità scientifica non vi è più alcun dubbio sul fatto i i neutrini oscillino in sapore e che dunque queste particelle abbiano massa.

Inoltre il confronto tra i modelli teorici e i dati raccolti negli ultimi decenni hanno permesso di determinare tutti i parametri sperimentali richiesti dalla teoria. Questo significa che oggi abbiamo a disposizione una teoria che ci permette per qualunque sapore di neutrino di data energia, di calcolare la probabilità che esso oscilli in un neutrino di diverso sapore dopo aver percorso un tratto L di cammino.

Questo risultato ha importanti conseguenze: da una parte per esempio oggi sappiamo che la teoria nucleare che spiega il funzionamento del sole sulla base del ciclo p-p è confermata  sperimentalmente. Dall'altra parte però il fatto che il neutrino abbia una massa è una prova incontrovertibile che il modello standard, nonostante i suoi innumerevoli successi, non sia sufficiente a spiegare la materia che conosciamo. Occorre una fisica che vada oltre il modello standard e che spieghi come mai i neutrini hanno una massa, come mai essa sia di diversi ordini di grandezza inferiore a quella di tutte le altre particelle note e quale sia il meccanismo che produce ciò. Tutte queste sono questioni tutt'ora aperte.

Ultime modifiche: lunedì, 29 gennaio 2018, 18:22