2001: L'esperimento SNO risolve in modo definitivo il problema dei neutrini solari
                                    Completion requirements
                                    
                        Il Sudbury Neutrino Observatory
(SNO) è un esperimento situato nella miniera di Creighton (Canada) a 2092 m di profondità che,
operando dal 1999 al 2006, ha dato finalmente una soluzione al problema dei neutrini solari, in favore
dell’ipotesi di oscillazione dei neutrini. 
ll rivelatore è costituito da un contenitore sferico acrilico di 12 metri di diametro contenente 1000 tonnellate  di  acqua  pesante ( acqua con deutrio al  posto di Idrogeno)  pura  al  99.92%. 
Una  matrice  di  9456 fotomoltiplicatori   è montata su  una struttura  a  sfera  geodetica  ed  è utilizzata  per  rivelare  la  radiazione  Cerenkov che si produce nel rivelatore. 
Sia il contenitore che la struttura sono immersi acqua ultra  pura al  fine  di  ottenere  uno schermo contro la radiazione di fondo e di aiutare , attraverso la spinta di Archimede, la sospensione del rivelatore.
1) Charged current: in neutrino interagisce col neutrone dell'acqua pesante producendo un elettrone e disintegrando il nuclo in due protoni. L'elettrone potrà essere rivelato attraverso luce Cherenkov. Questo tipo di reazione ha luogo solo se il neutrino ha sapore elettronico.
2) Neutral current. Le correnti neutre possono essere prodotte sia da neutrini elettronici che muonici. In questo caso il neutrino interagisce col nucleo di deuterio spezzandone il legame . Si liberano così un protone ed un neutrone. Il neutrone verrà rallentato urtando contro i nuclei di deuterio e quando avrà una bassa energia è molto probabile che venga assorbito dall'acqua pesante formando un nucleo di Trizio (un protone e due neutroni).  Questo si riassesta energeticamente emettendo un fotone gamma di 6,25 Mev. I raggi gamma interagendo con gli elettroni dell'acqua pesante li estrarranno dall'atomo conferendo loro  energia sufficiente perchè questi elettroni producano luce Cherenkov, 
3) Elastic Scattering. Il neutrino ( sia elettronico che muonico) può interagire direttamente con un elettrone atomico ( come precedentemente descritto) ionizzando l'atomo e fornendo all'elettrone energia sufficiente per produrre radiazione Cherenkov.
RISULTATI: L'esperimento SNO è dunque in grado di misurare il flusso totale di neutrini  che è risultato concordare teoricamente con numero di neutrini prodotti dal Sole. Le misure di SNO inoltre confermano che  il flusso dei 
neutrini elettronici è circa un terzo rispetto a quello di tutti i 
neutrini. Poiché il Sole produce solo neutrini elettronici significa che
 i 2/3 dei neutrini elettronici hanno cambiato sapore dal momento della 
loro creazione all'interno del Sole sino alla rivelazione. Questa transizione di sapore è spiegabile attraverso le oscillazioni di neutrino e implica che il neutrino abbia una massa non nulla. Questi importati 
risultati, esposti per la prima volta nel 2001, sono stati confermati in modo più preciso da ulteriori esperimenti condotti negli anni successivi, fino al 2005.  L'esperimento SNO dimostrò dunque in modo definitivo che il deficit di neutrini solari rilevato dagli esperimenti fino a quel momento era dovuto al meccanismo di oscillazione del neutrino che dunque, contarriamente a quanto previsto dal modello standard è una particella con massa.
Last modified: Saturday, 27 January 2018, 6:49 PM