Poesia
Indice
- Quello che vorrei vedere dalla finestra di Camilla Fuda – classe 2G
- Le stelle covid di Lorenzo Palazzotto – classe 2G
- pazienza di Andrea Giglio – classe 2G
- Triste aspettativa di Elena Pizzirani– classe 2G
- Poesia di Simone Arosio – classe 2G
- Magari di Valentina Costanzo– classe 2cc
- Torneranno verdi i prati di Davide Giancane – classe 2cc
- Quello che vorrei vedere dalla finestra di Matilde Vurro – classe 2cc
- SARS-CoV-2 di Elisa Frigerio – classe 3D
- L’IMPREVISTO di Jacopo Fruggeri – classe 3FF
Quello che vorrei vedere dalla finestra
Camilla Fuda – classe 2G
Dalla finestra vorrei vedere
delle macchine passare,
come una fila di formiche
che si dirigono al formicaio.
Come per avere la certezza
Che tutto sia tornato alla normalità.
Le stelle covid
Lorenzo Palazzotto – classe 2G
Corona virus, ti scrivo perché di persona non ho il coraggio di affrontarti.
Non capisco cosa vuoi ottenere da noi.
Sai perfettamente che, continuando di questo passo, nessuno ne trae vantaggio.
Ti chiedo solo di affacciarti dalle pupille delle persone che ti ospitano e dirmi che cosa ti attrae.
Personalmente sono più catturato dal cielo notturno rispetto alla strada.
Da un po’ quest’ultima non è più illuminata dai fari delle auto.
Brillano invece in cielo poche e scintillanti stelle.
Spesso passano inosservate agli occhi di molti.
In pochi si ricordano che, lavorando continuamente, permettono la vita a molti altri esseri viventi.
Inevitabilmente si spengono, fiere e consapevoli però di aver concesso una seconda possibilità a miliardi e miliardi di …
pazienza
Andrea Giglio – classe 2G
un cinguettio insistente
mi fa aprire gli occhi
il sole è appena sorto
la luce fioca dei lampioni
punge
i colori soffusi del cielo
vedo anche il mare
corro
ma, persuaso dalla luna,
lontana spettatrice di questo
rischioso gioco,
fermo le gambe
e do il via
alla fantasia
Triste aspettativa
Elena Pizzirani– classe 2G
Mi sporgo e osservo
niente dovrei vedere
nessun uomo
nessuna donna
nessun' automobile
nessun bambino
Eppur vedo
uomini
donne
automobili
bambini
Siamo esseri umani
Siamo liberi
Prendiamoci cura oggi
di ciò che domani
più potremmo stringere
Poesia
Simone Arosio – classe 2G
Volti spogli di qualsiasi speranza,
uomini che camminano con capo chino,
donne con la paura di uscire di casa,
vecchi con aria funebre.
Beato chi ha visto e ha taciuto,
nel mio silenzio urlo la malinconia umana.
Magari
Valentina Costanzo– classe 2cc
Vapori lattei che imbruniscono
germogli e fragili gemme,
voci che richiamano l’attenzione
in coro al nuovo canto natale.
Sembra una triste e perenne bugia,
una visione perduta e remota,
la quale perdurerà inalterata
se il nemico non si bloccherà.
Le lancette ormai non girano più,
Il tempo si è fermato per sempre,
l’umanità si è come estinta.
Non si può agir come si vorrebbe,
che cosa possiamo fare allora?
Nulla, solo resistere ancora un po’.
Torneranno verdi i prati.
Davide Giancane – classe 2cc
Apro la finestra.
Osservo la piazza laggiù:
è gremita di gente
di tutte le età:
i bambini giocano
tutti insieme
allegramente,
spensieratamente;
gli adulti discorrono tra di loro.
La Messa è appena terminata:
oggi Cristo è
Risorto.
Il bar non ha più tavoli liberi:
alcuni mangiano;
gli anziani giocano a carte;
qualcuno legge il giornale.
Una folata di vento mi scuote:
la piazza è vuota;
s’ode soltanto un silenzio rumoroso e
la morte.
Una lacrima
mi riga il volto
al ricordo
dei tempi allegri.
Torneranno verdi i prati.
Chiudo la finestra.
Quello che vorrei vedere dalla finestra
Matilde Vurro – classe 2cc
Splende il sole, il cielo è azzurro,
non c’è vento, una tortora interrompe il silenzio che imperversa.
La strada è vuota, niente macchine,
solo una striscia di asfalto;
Nessuno movimento qui intorno,
nessuno che passeggi o si goda l'aria primaverile.
Pensereste mai che sotto questa calma si celi una terribile battaglia?
Mentre guardo un riccio attraversare incerto la striscia grigia e raggiungere la distesa di erba verde,
penso che, forse, era così che doveva andare.
SARS-CoV-2
Elisa Frigerio – classe 3D
È iniziato tutto mentre stavo correndo,
tutti correvano,
era la vita che ci chiedeva di correre.
Non capivo perché all’improvviso
tutto dovesse fermarsi,
nessuno lo capiva
ma ci è stato imposto di fermarci.
E nelle lunghe giornate
imprigionata e sospesa
avevo troppo tempo
per pensare e guardarmi dentro.
Ho aperto allora una finestra nell’anima
vi ho guardato a lungo e
aggrovigliata tra rabbia e dolore
ho scorto una piccola luce.
L’ardore dei miei sedici anni
annoiato e deluso
era ormai affievolito
ma una minuscola fiamma caparbia
non si era arresa del tutto.
E così ho compreso
non potevo lasciarla morire
non potevo lasciarmi morire
e il fuoco è tornato a bruciare.
Ora mi sento ancora sospesa
ma dalla finestra vedo speranza
presto tornerò a camminare
e continuerò a portare fuoco nel mondo
perché solo così tutto questo avrà un senso.
L’IMPREVISTO
Jacopo Fruggeri – classe 3FF
MESTA,
PAZIENTE,
HO ASCOLTATO,
HO SUBITO,
TI HO AMATO, TI HO ACCUDITO ….
MA TU HAI SOLO URLATO,
DISTRUTTO E ABUSATO.
ORA BASTA!
UN MESSAGGIO:
UN MICROSCOPICO VIRUS TI HO DONATO,
NON E’ UNA MALEDIZIONE,
MA UN’OCCASIONE….
ANCHE SE ORA NON LA VEDI COME TALE!
FERMATI,
ASCOLTA,
RIFLETTI
NULLA E’ Più DATO PER SCONTATO,
IMPARA,
FA MEMORIA,
ORA SEI TU AD ESSERE INGABBIATO,
IMPOTENTE
TROVA IN TE LE RISORSE,
RISPETTATI
E RISPETTA CHI TI E’ ACCANTO.
IMPARA AD AMARE CHI TI ACCUDISCE.