La caduta di Troia: dall'inganno del cavallo alla partenza di Enea
- Il cavallo di legno e la morte di Laocoonte, con la subdola versione dei fatti di Sinone
- La strage e la morte di Priamo, con l'invito di Venere a Enea: lasciare subito la città
- La fuga e la scomparsa di Creusa: accettare il volere del Fato
- La partenza da Antandro in primavera, dopo la costruzione di 20 navi: verso la Tracia
1. Il cavallo di legno e Laooconte
Dopo 10 anni di guerra, i Greci fingono di arrendersi e, su invito di Ulisse dal multiforme ingegno e ispirato da Minerva, costruiscono un cavallo con legno di abete, grande come un monte. Lo lasciano sulla spiaggia come un'offerta augurale per propiziare un tranquillo ritorno in patria. Nel cavallo è rinchiuso il fior fiore degli eroi dei Greci, i migliori guerrieri estratti a sorte e armati.
I Greci, una volta simulata la partenza, si nascondono con le navi dietro l'isola di Tenedo, che sta davanti alle coste di Troia e in quel tempo era fiorente e molto ricca, ora invece è ridotta aun approdo poco sicuro per le navi.
I Troiani pensano che i Greci siano partiti per tornare in patria: felici, aprono le porte della città e vanno a vedere sulla spiaggia che cosa stia accadendo. L'accampamento dei nemici è ormai vuoto ed è bello ricordare dove si trovavano la tenda di Achille, la flotta, il campo di battaglia...
Una parte dei Troiani si stupisce davanti al fatale dono per la dea Minerva e ammira la grande mole del cavallo. A questo punto si fanno avanti tre personaggi, che esprimono pareri diversi circa il significato di questo oggetto e avanzano proposte diverse circa la possibile destinazione dello stesso:
- TIMETE, fratello di Priamo, ma a lui ostile perché gli aveva fatto uccider il figlio nato nello stesso giorno di Paride (perché un oracolo aveva predetto che un bimbo di sangue reale nato in quel giorno avrebbe causato la rovina di Troia): invita a portarlo dentro le mura per metterlo sulla rocca
- CAPI e altri Troiani vogliono gettare il cavallo in mare, ritenendolo una insidia dei Greci; in alternativa, propongono di bruciarlo o bucarne il ventre per vedere che cosa contiene
Il popolo è incerto e diviso; in questo momento, LAOCOONTE scende dalla rocca adirato, seguito da una grande folla e, giunto sul luogo...
- rimprovera i suoi concittadini e li considera folli perché credono che i nemici siano davvero partiti e non ricordano più la perfida e malvagia astuzia di Ulisse
- sostiene che quel cavallo o nasconde dentro di sé i Greci, o è un modo per sorprendere Troia dall'alto o nasconde un altro agguato: invita quindi i Troiani a non fidarsi del cavallo
- scaglia la lancia nel fianco e nel ventre del cavallo, che risuona in modo sinistro
TIMEO DANAOS ET DONA FERENTES
Aveva ragione e, se i Troiani lo avessero ascoltato, Troia sarebbe ancora in piedi!