Avete mai riflettuto sull'analogia tra il fusto di una colonna scanalata e un albero con la sua corteccia? Vi è mai capitato di notare l'omologia che lega la struttura di un ponte metallico con lo scheletro dei grandi mammiferi?

In realtà tra il mondo artificiale e la natura esiste un nesso mai disconosciuto e dalla natura hanno tratto insegnamenti fondamentali tutti i grandi architetti da Ictino a Brunelleschi, da Borromini a Wright e Le Corbusier.

Così tornare a "imparare dalla natura" vuol dire apprendere dal maestro di tutti i maestri dell'architettura.

Mettere in  rapporto le forme dell'architettura, e ancor più le regole e le idee che nei secoli hanno caratterizzato la produzione architettonica delle diverse civiltà, con le forme naturali.

Gli archetipi architettonici, quell'insieme di forme indefinite ma pregnanti (muro, porta, tempio, colonna...) che riappaiono costantemente nell'architettura di ogni tempo e di ogni paese, verranno proposti in questo corso di approfondimento.

Vengono poi analizzati concetti e discipline (centralità, frontalità, curvatura, geometria) che costituiscono un patrimonio universale al quale l'architetto ha attinto per sottoporre le sue fantasie a un controllo razionale.