La radiazione di sincrotrone

La particella, insomma, è assimilabile ad una sorta di "faro" il cui fascio luminoso ha un’apertura angolare tanto minore quanto maggiore è la velocità della particella. La frequenza della radiazione, inoltre, diventa molto maggiore della frequenza orbitale all’avvicinarsi della velocità della particella a quella della luce.
La radiazione di sincrotrone venne scoperta quando i fisici notarono che le particelle accelerate circolarmente in macchine chiamate sincrotroni subivano un calo di energia rispetto a quella immessa negli acceleratori. In astrofisica la radiazione di sincrotrone è di primaria importanza ogni volta che sia presente un campo magnetico con un’energia maggiore dell’energia termica del plasma e dunque in grado di governare il moto degli elettroni liberi. Questo avviene, ad esempio, in resti di supernovae, pulsar e radiosorgenti. Di questi oggetti parleremo nel seguito mentre vediamo ora due oggetti a noi più vicini osservati in banda radio: Il Sole e Giove

In ottico attorno a Giove sembra non esserci nulla mentre in radio notiamo una forte emissione ( vedi immagine qui a fianco). A valori inferiori a 10GHz Giove presenta una emissione più forte dell’emissione termica, dunque è una sorgente anche NON termica. A basse frequenze infatti le onde radio sono generate da elettroni che si muovono lungo le linee di forza del campo magnetico. Questi elettroni derivano da Io , uno dei satelliti di Giove, in orbita vicino al pianeta, soggetto a forti forze gravitazionali che ne riscaldano la parte interna.
Le sue eruzioni vulcaniche portano in superficie e nello spazio solfiti, sodio e ossigeno, che
vengono ionizzati dalla radiazione solare UV e formano una nube ionizzata lungo
il piano orbitale. L’emissione
radio generata da questi elettroni non avviene in tutte le direzioni ma secondo
in cono di pochi gradi di apertura e dipende
dalla posizione relativa della Terra con Giove.
Nel Sole le frequenze radio vengono generate nella cromosfera e
nella corona quindi nell’atmosfera solare. La superficie solare presenta una
temperatura di circa 6000K e, anche se gas a questa temperatura emettono
maggiormente lunghezze d’onda nelle frequenze della luce visibile e
dell’ultravioletto, grazie alla sua vicinanza possiamo registrarne anche
l’emissione radio.
Il Sole emette onde radio in quanto caldo ( è una sorgente termica ) ma si registra una forte emissione anche a frequenze più basse (nel campo delle sorgenti non termiche) per il meccanismo della radiazione di sincrotrone che deriva dal movimento ad elevata velocità di elettroni attorno al campo magnetico. Per approfondire utilizza questo link.
Alcune risorse per l'approfondimento:
Una interessante conferenza sulla luce di sincrotrone ( non specificatamente in campo astrofisico) :
Emissione di sincrotrone e applicazioni astrofisiche : tesi di laurea