La grande Croce del Nord, in funzione dal 1964, è il primo radiotelescopio ad essere stato costruito in Italia. E' costituita da due rami perpendicolari lunghi 564 metri (Est-Ovest) e 640 metri (Nord-Sud) e possiede un'area di raccolta complessiva di 30.000 mq. Una tale superficie rende l'antenna sensibile a sorgenti radio molto deboli.
L'antenna osserva “attraverso” una finestra larga circa 2.7 MHz centrata ad una frequenza di 408 MHz, ed è stata utilizzata principalmente per effettuare mappature ad alta sensibilità di vaste aree di cielo e quindi produrre ampi cataloghi di sorgenti. Tali cataloghi sono e sono stati di fondamentale importanza per la ricerca astronomica. La "Croce" è stata utilizzata inoltre per lo studio delle stelle pulsar e per l'indagine spettrometrica dell'emissione proveniente dal gas interstellare,con la rilevazione delle righe relative all'idrogeno e al carbonio ionizzati.

La Parabola da 32 metri, invece, è impiegata sia per osservazioni interferometriche che ad antenna singola: in ambito interferometrico l'antenna lavora in contemporanea con le altre antenne del consorzio EVN (European Very Long Baseline Interferometry Network), collocate in diversi paesi Europei, allo scopo di produrre immagini ad altissima risoluzione, estremamente utili per analisi molto dettagliate delle sorgenti radio. Lo strumento può ricevere segnali radio in bande comprese tra 1.4 GHz e 23 GHz, ed è sfruttato anche per progetti ad antenna singola quali la spettrometria di sorgenti maser-H2O e del metanolo, la variabilità di flusso di varie sorgenti compatte extragalattiche, osservazioni polarimetriche di regioni della galassia, lo studio di comete, l'indagine di sistemi planetari extrasolari, l'osservazione radar di asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra (in collaborazione con la NASA).

La Stazione di Medicina partecipa anche al progetto SETI (Search for Extra Terrestrial Intelligence). Lo strumento utilizzato per il SETI (SERENDIP IV) è collegato in parallelo alla parabola e analizza automaticamente il segnale raccolto dall'antenna, 24 ore su 24, ovunque essa osservi. In questo modo l'attività SETI avviene senza richiedere tempo osservativo o personale dedicati.

Qui di seguito alcuni materiali per approfondire:

Filmato INAF : L'istituto di radioastronomia Ceccarelli in breve qui.

Tour virtuale dei radiotelescopi: qui 

Un interessante e dettagliato approfondimento sulla Croce del Nord e i contributi di Marcello Ceccarelli. Qui 

Ultime modifiche: lunedì, 13 aprile 2020, 08:59