IL GIAPPONE: UN LUOGO DA CONOSCERE
1. LE ISOLE DEL GIAPPONEE
1.1. HOKKAIDO
HOKKAIDO: l'isola più settentrionale del Giappone, ancora selvaggia e poco abitata; il nome significa "via del Mare del Nord"
Tra le isole che costituiscono il Giappone, Hokkaido è quella con il clima più rigido, simile a quello della Finlandia: qui le estati sono molto brevi e miti, e gli inverni lunghi e rigidi; proprio questo a febbraio si tiene il “Festival della neve”, una settimana durante la quale vengono create sculture di ghiaccio di straordinaria bellezza.
Ma l’isola di Hokkaidō non è famosa solo per le sue sculture cristalline: essa ospita infatti una natura incontaminata di straordinaria bellezza, fatta di laghi in cui si riflette l’azzurro del cielo, cascate, fiumi e pianure; per questo l’isola attrae gli amanti della natura e di ogni tipo di sport, da quelli invernali nei mesi più freddi al campeggio e all’escursionismo tra giugno e settembre. Dato che il nucleo storico e culturale del Giappone è formato da Honshū, Shikoku e Kyūshū, Hokkaidō costituisce una sorta di regione autonoma del Giappone, a causa anche della sua estrema vicinanza all’isola russa di Sachalin, da cui la separa solo lo stretto di La Pérouse. Un’altra interessante particolarità, è che l’isola di Hokkaidō ospita più di 60 vulcani, che costituiscono il 10% dei vulcani di tutto il mondo.
L’isola di Hokkaido è suddivisa in quattro aree principali:
- Douou, ovvero l’area centrale, che si situa nel centro dell’isola e comprende Sapporo una animata cittadina dove è possibile girare tra ristoranti e locali. Si tratta della parte più industrializzata e moderna, al pari del resto delle grandi città giapponesi. Anche qui però, a pochi chilometri da Sapporo, troviamo ricche distese naturali e grandi foreste.
- Donan è invece l’area meridionale, quella più piccola, rinomata per la qualità del pesce e dei crostacei. Qui troviamo Hakodate, la città portuale più a sud dell’Hokkaido, che possiede un affascinante centro storico ottocentesco. Hakodate è connessa con uno dei tunnel ferroviari sommersi più lunghi al mondo, la nuova linea Shinkansen, attraverso cui viaggiare fino a Tokyo.
- La parte più selvaggia dell’isola è quella orientale, chiamata Doto, dove le foreste che la attraversano ricoprono la maggior parte dell’area. Perla di questo posto è il parco naturale di Shiretoko, dove vive una vasta e diversificata fauna.
- Infine Dohoku, l’area settentrionale, è la meta ideale per chi ama il clima freddo e l’inverno, stagione nella quale si tengono numerosi festival. È meraviglioso perdersi tra le montagne innevate di questa parte dell’isola.
Un lago magico, le cui acque cambiano colore in base alla stagione e al momento della giornata si trova sulla riva sinistra del fiume Bieigawa e si chiama BLUE POND.
Le sue sfumature blu abbagliano e gli alberi che si ergono dal suo interno completano questo paesaggio zen. Soprattutto quando la neve regala un tocco di magia in più il lago diventa così bello e affascinante in cui molti tornano proprio perché non è mai uguale pur non cambiando mai. La superficie del Blue Pond è di un abbagliante turchese che sfuma in tutte le tonalità dell'azzurro e del verde, sino a diventare color smeraldo in primavera. Non si tratta di un lago naturale, ma non per questo il fenomeno del suo colore cangiante è comandato dall'uomo. Blue Pond è stato creato nel 1988 su iniziativa delle autorità giapponesi a seguito dell’eruzione del vulcano Tokachidake, come diga di protezione della zona a Sud della città di Biei.
La dimostrazione dell'artificialità è data anche dalla forma triangolare. Mauna spiegazione sulla sua magica colorazione ancora non è stata data. Al momento la tesi più plausibile è la presenza di una grande quantità di idrossido di alluminio che ha creato una patina idrofoba in grado di riflettere la luce solare, creando un fenomeno unico nel suo genere. Altri complici sarebbero lo zolfo e il carbone disciolti nelle acque che rendono il fondale bianco, facendo spiccare ancor di più l’azzurro dell'acqua.